Cronologia

1943

settembre
8 settembre

Pietro Badoglio annuncia agli italiani la firma dell'armistizio

Immediatamente dopo la capitolazione dell'Italia, la Germania dà il via alle operazioni militari, da tempo pianificate, per l'occupazione delle regioni centro-settentrionali e dei territori annessi all'Italia o controllati dal Regio esercito.

9 settembre

Inizia la cattura e la deportazione verso i campi di prigionia di migliaia di militari italiani. In brevissimo tempo gli Internati militari italiani (IMI) saranno utilizzati come manodopera forzata nell'industria degli armamenti, nello sgombero di macerie e in agricoltura.

Internati militari italiani nello Stalag X B di Sandbostel (Fonte: http://www.annefrankguide.net)
Internati militari italiani nello Stalag X B di Sandbostel (Fonte: http://www.annefrankguide.net)
10 settembre

Con un ordine di Hitler il potere civile in Italia è affidato all'ambasciatore Rudolph Rahn.

14 settembre

Il generale Rudolf Toussaint diventa comandante dell'amministrazione militare tedesca in Italia.

15 settembre

I tedeschi deportano in Germania circa 6 mila prigionieri di guerra - in gran parte britannici - già detenuti dagli italiani presso il campo numero 53 di Sforzacosta (Macerata).

16 settembre

Da Merano e Bolzano i tedeschi deportano al campo di Reichenau un gruppo di circa 30 ebrei.

Il comandante supremo delle forze armate tedesche (OKW) Wilhelm Keitel ordina il trasferimento coatto del maggior numero possibile di uomini abili al lavoro dalle aree minacciate dall'avanzata anglo-americana alla regione italiane sotto controllo dei tedeschi

Vengono creati i primi campi di transito e smistamento gestiti dalla Wehrmacht. Tra questi quello allestito nei presso della stazione ferroviaria di Sparanise in provincia di Caserta, dove vengono rinchiusi sia militari sbandati sia civili rastrellati in Campania e destinati al lavoro coatto.

Deposito merci della stazione ferroviaria di Sparanise (foto dal sito http://www.comunedipignataro.it)
Deposito merci della stazione ferroviaria di Sparanise (foto dal sito http://www.comunedipignataro.it)
18 settembre

Il feldmaresciallo Albert Kesserling ordina la costituzione di battaglioni di lavoratori da destinare alle costruzione di opere di difesa e fortificazione militare. A questo scopo, entro il primo ottobre devono essere reclutati almeno 60 mila uomini.

20 settembre

Viene istituito un "Ufficio per l'impiego della manodopera in Italia" dipendente dal Comando supremo dell'armata sud e retto dal colonnello Zimmerman.

In Italia iniziano ad operare anche le strutture del plenipotenziario Fritz Sauckel che si occupano del trasferimento in Germania dei lavoratori italiani, e quelle dell'Organizzazione Todt impegnate soprattutto nella edificazione delle opere di fortificazione e difesa militare alle spalle del fronte di guerra.

Dal reclusorio militare di Peschiera del Garda i tedeschi prelevano circa 1800 militari italiani. La maggior parte di questi detenuti si trovava in carcere già da tempo perché condannata dai tribunali militari italiani per diserzione o allontanamento arbitrio dal reparto. Due giorni dopo, 1.789 di loro saranno immatricolati nel campo di concentramento di Dachau.

23 settembre

Mussolini proclama la nascita della Repubblica sociale italiana RSI. Il nuovo governo ha sede presso la residenza di Mussolini a Gargnano sul lago di Garda.

Dal campo di concentramento fascista di Renicci di Anghiari, i tedeschi prelevano circa 700 internati jugoslavi. Caricati sui treni saranno deportati a Buchenwald.

Internati del campo di concentramento di Renicci di Anghiari (fonte: www.storiaememorie.it)
Internati del campo di concentramento di Renicci di Anghiari (fonte: www.storiaememorie.it)
28 settembre

La richiesta di lavoratori da parte dei tedeschi viene innalzata da 60 a 90 mila. Chi non si presenterà alla chiamata obbligatoria sarà giudicato secondo le leggi di guerra germaniche.

30 settembre

La mobilitazione al lavoro dà scarsi risultati. Rispetto alla richiesta tedesca di 90 mila uomini, al 30 settembre risultano avviati al lavoro poco più di 7 mila persone. Secondo alcune prefetture ciò è dovuto anche "alla convinzione che i lavoratori saranno deportati in Germania".

Sauckel, plenipotenziario per l'impiego della manodopera, manifesta l'intenzione di trasferire dall'Italia alla Germania 3 milioni e 300 mila lavoratori. Kesserling e altri presenti alla riunione ritengono questa idea del tutto irrealizzabile

ottobre
1 ottobre

In territorio tedesco si trovano già 370 mila internati militari italiani (IMI), tutti avviati al lavoro nell'industria degli armamenti.

Riunione a Roma tra il maresciallo Rodolfo Graziani e il generale Paladino. Paladino espone il suo progetto di costituzione di un Ispettorato generale del lavoro, poi conosciuto come “Organizzazione Paladino”.

Tessera dell'Ispettorato militare del lavoro. Organizzazione Paladino
Tessera dell'Ispettorato militare del lavoro. Organizzazione Paladino
5 ottobre

Dal carcere di Perugia i tedeschi deportano al campo di concentramento di Dachau 105 giovanissimi detenuti jugoslavi.

7 ottobre

Vengono deportati dai tedeschi circa duemila carabinieri in servizio presso le caserme di Roma.

Stolpersteine (pietre da inciampo) dell'artista tedesco Gunter Demnig posta a Roma in via Dalla Chiesa 3
Stolpersteine (pietre da inciampo) dell'artista tedesco Gunter Demnig posta a Roma in via Dalla Chiesa 3
8 ottobre

Dal campo di concentramento di Cairo Montenotte i tedeschi prelevano tutti gli internati (990 uomini di nazionalità slovena e croata) e li trasportano a Mauthausen. In pochi mesi circa 200 di loro moriranno.

Dopo un tentativo di rivolta represso dalle guardie italiane (5 morti e 8 feriti), dal carcere di Sulmona vengono deportati a Dachau circa 400 detenuti. Tra loro numerosi sono i partigiani jugoslavi ed albanesi.

Rodolfo Graziani, ministro per la Difesa nazionale della RSI, emana un bando per l'arruolamento volontario al lavoro in diverse provincie del centro Italia.

13 ottobre

Rastrellamento da parte di militari tedeschi di alcuni civili nel comune di Ariccia, in provincia di Roma. I rastrellati sarebbero stati trasportati prima nel campo di concentramento di Bracciano e poi in quello di Ostia.

16 ottobre

All'alba le SS rastrellano il ghetto di Roma. Due giorni dopo, più di mille ebrei vengono deportati al campo di concentramento di Auschwitz.

23 ottobre

L'ex campo per prigionieri di guerra di Sforzacosta passa sotto l’amministrazione diretta dei tedeschi e viene rinominano “Interniertenlager Sforzacosta”. Già dal 30 settembre vi erano stati trasferiti i detenuti di altri campi. Successivamente lo saranno tutti i rastrellati della zona.

Fonte: Archivio centrale dello stato, Ministero dell'interno, Pubblica sicurezza, Segreteria del campo della polizia, RSI, busta 27
Fonte: Archivio centrale dello stato, Ministero dell'interno, Pubblica sicurezza, Segreteria del campo della polizia, RSI, busta 27
novembre
19 novembre

Il capo dell'ufficio distaccato dell'Amministrazione militare a Roma, Seifarth, propone di togliere le tessere annonarie ai cittadini della capitale che non si presentano ai bandi per il lavoro.

30 novembre

Con un ordinanza di Polizia la RSI stabilisce che tutti gli ebrei siano internati e i loro beni sequestrati. Per questo saranno creati degli appositi campi di concentramento provinciali.

dicembre
2 dicembre

Mussolini approva le richieste tedesche di sottoporre a sanzioni chi non si presenta alle chiamate al lavoro. In una riunione il duce afferma che "in Italia ci devono essere solo due categorie di persone quelle in grigioverde e i lavoratori".

Manifesto di propaganda dell'Ispettorato generale del lavoro
Manifesto di propaganda dell'Ispettorato generale del lavoro

In seguito all'ordinanza di Polizia del 30 novembre, l'ex campo per prigionieri di guerra di Fossoli di Carpi diventa il principale campo di concentramento per ebrei della RSI.

4 dicembre

In una riunione alla prefettura di Roma il rappresentante del Ministero dell'interno fa presente che "non è possibile comminare sanzioni a carico degli inadempienti se si è stabilito che il servizio al lavoro è volontario". Si propone quindi si rendere il servizio al lavoro obbligatorio

9 dicembre

Il Capo della provincia di Roma emana un decreto che stabilisce l'obbligatorietà al lavoro. Le sanzioni previste sono la denuncia al Tribunale militare e il ritiro della tessera annonaria per tutti i membri della famiglia.

21 dicembre

A Roma, su ordine del comando militare germanico, gli organi di polizia italiani sottopongono a fermo un centinaio di cittadini che saranno successivamente inviati al lavoro obbligatorio in località ignota.

23 dicembre

Circa 400 detenuti "slavi" vengono prelevati dal carcere di Parma e avviati in Germania per lavoro. La maggior parte di loro è destinata alle fabbriche della Krupp e della Tyssen nella zona della Ruhr.

Cartellino segnaletico di Iakse Ljuban, detenuto nel carcere di Parma e deportato per lavoro in Germania (Fonte: Archivio centrale dello Stato, Casellario politico centrale)
Cartellino segnaletico di Iakse Ljuban, detenuto nel carcere di Parma e deportato per lavoro in Germania (Fonte: Archivio centrale dello Stato, Casellario politico centrale)